Ti-Saraṇa
Buddhaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Dhammam saraṇaṃ gacchÄmi
Saá¹…ghaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Dutiyampi Buddhaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Dutiyampi Dhammam saraṇaṃ gacchÄmi
Dutiyampi Saá¹…ghaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Tatiyampi Buddhaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Tatiyampi Dhammam saraṇaṃ gacchÄmi
Tatiyampi Saá¹…ghaṃ saraṇaṃ gacchÄmi
Parola per parola:
- Buddhaṃ, acc. del sost. m. sing. Buddho, che significa «risvegliato». Il caso accusativo indica il moto a luogo: «Verso il Risvegliato».
- Saraṇaṃ, caso accusativo del sost. n. sing. Saraṇa, che significa «riparo, rifugio, luogo protetto». Indica un moto a luogo e s’accorda col precedente: «(in quanto) rifugio».
- GacchÄmi, prima persona (mi) del fut. ott. del v. gacchÄti, «stare per andare»: «sto andando io».
- Dhammam acc. del sost. m. sing. Dhamma, che significa «Realtà ». Il caso accusativo, come sopra, indica il moto a luogo: «Verso la Realtà ».
- Saá¹…ghaṃ acc. del sost. m. sing. Saá¹…gha, che significa «Assemblea, gr. á¼ÎºÎºÎ»Î·ÏƒÎ¯Î±Â». Il caso accusativo, come sopra, indica il moto a luogo: «Verso l’Assemblea».
- Dutiyaŋ, num. ord. «per la seconda volta»
- Tatiyaŋ, num. ord. «per la terza volta»
- -pi , suffisso enclitico di api. Insieme al numerale ordinale assume un significato rafforzativo: «Per una seconda volta ancora…», «Per una terza volta ancora…».
Traduzione letterale: