Yassānubhāvato yakkhā n’eva dassenti bhiṃsanaṃ
Yamhi c’evānuyuñjanto rattin-divam atandito
Sukhaṃ supati sutto ca pāpaṃ kiñci na passati,
Evam-ādi-guṇopetaṃ parittan taṃ bhaṇāma he. Per il potere di questo sutta gli spiriti maligni non vi spaventino con terrifiche visioni. La persona intenta alla pratica della mettā giorno e notte, dorme tranquilla e, mentre dorme, non fa brutti sogni. Dotati di queste qualità, recitiamo tutti insieme questo paritta.
Karaṇīyamattha-kusalena Yantaṃ santaṃ padaṃ abhisamecca Sakko ujū ca sūjū ca Suvaco cassa mudu anatimānī Colui che è bravo nel prendersi cura di sé e che desidera realizzare quello stato di calma (Nibbāna) dovrebbe comportarsi così: essere abile, retto, anzi rettissimo, obbediente, gentile e umile
Santussako ca subharo ca Appakicco ca sallahukavutti Santindriyo ca nipako ca Appagabbho kulesu ananugiddho Contento, facile da sostentare, con poche responsabilità, dalla vita semplice, coi sensi sotto controllo, prudente, cortese e non desideroso di stringere rapporti con le famiglie
Na ca khuddaṃ samācare kiñci Yena viññū pare upavadeyyum Sukhino vā khemino hontu! Sabbe sattā bhavantu sukhitattā! Che non faccia la minima trasgressione, per la quale i saggi potrebbero riprenderlo. Così sia il suo pensiero 🙂 “Che tutti gli esseri siano felici e al sicuro! Possa il loro cuore esser contento!”
Ye keci pānabhūtatthi Tasā vā thāvarā vā anavasesā Dīghā vā ye mahantā vā Majjhimā rassakānukathūlā Per quanti esseri possano esistere – deboli o forti, alti, robusti, o di media corporatura, bassi, piccoli o grandi,
Diṭṭhā vā ye va addiṭṭhā Ye ca dūre vasanti avidūre Bhūtā vā sambhavesī vā Sabbe sattā bhavantu sukhitattā Visibili o invisibili, lontani o vicini, già nati o in attesa di nascere – possano tutti gli esseri avere un cuore contento!
Na paro paraṃ nikubbetha Nātimaññetha katthaci naṃ kañci Byāro sanā paṭighasaññā Nāñña maññassa dukkhamiccheyya Non si inganni né di disprezzi alcuno, in nessun modo e in nessun luogo. Per rabbia o rancorse non si auguri il male a nessuno.
Mātā yathā niyaṃ puttaṃ Āyusā ekaputta manurakkhe Evam pi sabba bhūtesu Mānasaṃ bhāvaye aparimāṇaṃ Come una madre proteggerebbe il suo unico figlio, anche a costo della vita, così si nutra il cuore con sconfinato amore verso tutti gli esseri.
Mettaṃ ca sabbalokasmiṃ Mānasaṃ bhāvaye aparimāṇaṃ Uddhaṃ adho ca tiriyañ ca Asambādhaṃ averaṃ asapattaṃ Si irradï di incondizionato amore l’intero universo: sopra, sotto e nelle quattro direzioni, senza malevolenza, senza ostilità.
Tiṭṭhaṃ caraṃ nissinno vā Sayano vā yāva tassa vigatamiddho Etaṃ satiṃ adhiṭṭheyya Brahmametaṃ vihāraṃ idhamāhu In piedi, camminando, stando seduti o giacendo finché si è svegli, si nutra questa consapevolezza. Questa, dicono, è la Vita Divina.
Diṭṭhiñ ca anupagamma sīlavā Dassanena sampanno Kamesu vineyya gedhaṃ Na hi jātu gabbhaseyyaṃ punaretī ti Evitando di aderire a errate convinzioni, virtuoso, dotato di introspezione, avendo lasciato cadere la libidine dei sensi, in verità una tal persona non sarà mai più concepita in un grembo.
Etena sacca vajjena
Sotti te (me) hotu sabbadā!
Etena sacca vajjena
Sabba rogo vinassatu!
Etena sacca vajjena
Hotu te (me) jayamangalam! Per il potere di questa verità,
Possiate voi (possa io) avere ogni bene!
Per il potere di questa verità,
Possiate voi (possa io) evitare ogni male!
Per il potere di questa verità,
Possa la gioiosa vittoria (nibbāna) essere vostra (mia)!