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Saggezza introspettiva (paññā)

Quando la mente del Buddha si concentrò all’interno [upekkha (upa= entro; ikkati = vedere)], Egli divenne consapevole dell’esperienza interiore. Il versante interno dell’esperienza non è semplicemente l’oggetto visto, è bensì il processo della percezione che vede l’oggetto per il tramite dei cinque componenti (pancakkhanda). Ciò gli fece comprendere che il sentimento di sé nasce dalla […]

Dhammavādaka

Il Dhammavādaka è una prosa lirica composta nel 1986 da un monaco australiano di nome Bhante Dhammika, nato nel 1951 e tuttora vivente. Anche se assomiglia alla famosa lirica Desiderata di Max Ehrmann, Dhammika afferma di non aver avuto in mente Desiderata quando compose la sua poesia, anche se ammette di poterne essere stato inconsciamente […]

Età dell’Acquario?

L’età dell’Acquario, che qualcuno vorrebbe già cominciata, è ben là da venire: il suo inizio, che dipende da un calcolo astronomico e non da pruriti millenaristici di qualche esaltato, avverrà nel 2444 e.v.

Buddhismo, eutanasia e suicidio

Secondo le credenze buddhiste, il modo in cui finisce la vita ha un profondo impatto sul modo in cui comincerà la vita successiva. Quindi lo stato mentale di una persona al momento della morte è cruciale: il pensiero del morente dovrebbe, idealmente, essere generoso e illuminato, esente da rabbia, odio o paura. Ciò fa pensare che il suicidio (e quindi l’eutanasia) sia praticabile senza ricadute karmiche indesiderabili solo dalle persone che hanno raggiunto un elevato grado di risveglio.

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